La storia dell’azienda
“Andate a visitare frantoi e uliveti, domandate e chiedete consigli, testate di persona e fatevi una cultura sull’argomento”. Questa, in sintesi, è la raccomandazione che Paolo Cassini fa al consumatore, perché scopra da solo cosa è meglio per lui. Conoscere il produttore è una delle garanzie migliori per gustare la qualità: la fiducia si costruisce non sulle parole, ma con l’assaggio e la cultura di ciò che è buono e di ciò che è sano. È un modo lento di consumare ed è un modo lento di produrre, ma è il tempo che pretende la qualità.
Paolo Cassini è chi oggi continua il lavoro del nonno Jean e del padre Giannino. Il progresso è di quelli semplici: il perfezionamento dell’impianto, la partecipazione agli eventi, la paziente comunicazione di cosa sia e cosa pretenda un olio di qualità, l’adozione di procedure per l’economia circolare. Piccoli passi e piccole quantità, perché l’olio di eccellenza, come lo S´ciappau, rispetta la disponibilità di frutti che la natura mette a disposizione. La piccola azienda a conduzione familiare coltiva esclusivamente cultivar di varietà Taggiasca. Gli appezzamenti hanno un’altitudine dai 150 ai 500 metri, raggiungendo quelle quote in cui le radici si arrampicano sulle colline contenute dai muretti a secco e che fanno parlare di olio eroico.
Il metodo di lavorazione
L’azienda agricola di Paolo Cassini coltiva 1.300 piante di ulivo, in prevalenza secolari, su sette ettari di uliveto. Alcuni ulivi più sviluppati in altezza sono stati abbassati con quella che si definisce una potatura di riforma, per adeguarle ai moderni standard di coltivazione.
Il Frantoio è un moderno impianto a ciclo continuo a due fasi, caratteristica che consente di non aggiungere acqua in centrifugazione. Grazie a questa lavorazione, piuttosto rara in Liguria, l’olio estratto ha vantaggi in termini di quantità di polifenoli e di profumi e fruttati.
La sansa, cioè il residuo della lavorazione, viene poi, con un apposito impianto, separata dal nocciolino, ed utilizzata da centrali biogas (biodigestori) per la produzione di energia. Anche il nocciolino è utilizzato come combustibile per riscaldamento (4.400 kcal/kg). Questo processo, nel suo insieme, consente di riutilizzare gli scarti della produzione e di realizzare non solo rilevanti risparmi, ma anche il progresso ecologico dell’azienda.
Premi e riconoscimenti
In Italia
- Flos Olei 2022, Guida ai migliori oli extravergini del mondo, punteggio di 98/100
- Flos Olei 2021, Guida ai migliori oli extravergini del mondo, punteggio di 98/100
- Flos Olei 2020, Guida ai migliori oli extravergini del mondo, punteggio di 97/100
- Gambero Rosso, Guida agli oli d’Italia 2020, 3 Foglie (punteggio di oltre 90/100 nelle selezioni finali: l’eccellenza assoluta)
All’estero
- Der FEINSCHMECKER – Guida dei migliori oli extra vergini di oliva 2018, 1° Classificato nella categoria olio extra vergine di oliva Fruttato Leggero
- Guida Merum 2017, 1 cuore nella sezione Migliori Oli Extra Vergini d’Oliva